Stefano Bottero

More about the translator

Translated by Stefano Bottero

/ (Untitled)

Jump after a certain height:
you must think about it at least an hour
a day, otherwise it is a symptom.
An intrusion, you say, as it for the faces
you see before sleep
blending organic with inorganic
as summer hallucinations
lizards enter through open windows
to come out rigid, later, in the corners.

Drop on the feet, sacrifice the legs
to save the rest
from the terrace it is easy
to break your knees on the cobblestone.

The neck bone is harder, of course – on the phone
scraping plaster of the walls
you’ve been guarding the windows, you say, for a week
now: I can’t let them in or it’s over
Translated by Stefano Bottero
Oltre a una certa altezza buttarsi:
bisogna pensarci per un’ora al giorno,
se no è un sintomo
un’intrusione dici, e vale anche per le facce
che compaiono prima di dormire.
Turbano le distinzioni tra organico e non
come allucinazioni estive
lucertole entrano dalle finestre aperte
per mostrarsi più tardi rigide negli angoli.

Cadere di piedi, sacrificare le gambe
per salvare il resto
dal terrazzo diventa così facile
spaccare le ginocchia sul ciottolato

meno l’osso del collo, certo, al telefono
grattando l’intonaco dalle pareti
è una settimana dici che sorvegli le finestre
non posso farli entrare se no è finita
/ (Untitled)

Then you started breathing.
You had the tubes out of your arms
and asked for Philip Morris One
for breakfast: a bunch of drugs.

Last night you were gone
and it seems you asked the doctors why
the fuck they resuscitated you. Then you laughed.

In case you are wondering – you say
there is nothing after this.
No light, no tunnel or shit
Translated by Stefano Bottero
Poi hai ripreso di colpo a respirare:
ti sei fatto togliere i tubi dalle braccia,
portare le sigarette Philip Morris One
per colazione una manciata di farmaci.

La scorsa notte sei andato
e ai medici pare tu abbia chiesto perché
cazzo ti hanno riportato indietro, poi riso.

Nel caso me lo stessi chiedendo
comunque non c’è proprio nulla di là
nulla: no luce, no tunnel né cazzate
/ (Untitled)

They walk all over you face
silenced among the flies mozdulatlanul nézel

Outside the front door – the dead pigeon
we put with the trash bags,
the broken glass, drowned.
They often enter in wide eyes
Translated by Stefano Bottero
Ti camminano su tutta la faccia
zitto tra le mosche mozdulatlanul nézel

Davanti a casa un piccione morto
lo abbiamo messo con i sacchi
vetri rotti, gli annegati.
Entrano spesso negli occhi larghi
/ (Untitled)

If you stop walking
you match the available surfaces,
the railing, up the stairs.

Yesterday you left the windows open
the rain rots on the threshold
now, the grass grows on the shoulders
you turn back to us – not to the door
Translated by Stefano Bottero
Se smetti di camminare
ti adatti alle superfici disponibili
alla ringhiera facendo le scale.

Ieri hai lasciato le finestre spalancate
la pioggia ristagna sulla soglia
ora l’erba cresce tra le spalle che dai a noi
non alla porta
/ (Untitled)

Standing on the sink, drinking eggs from the shell
you stay crouched – wide opened eyes, no folds.

One day we will stop seeing you take off pieces,
nothing, from the forehead.
By then we will find your eyedrops scattered
in the drainage ditch we will start seeking
Translated by Stefano Bottero
In piedi sul lavandino a bere le uova dal guscio
stai ritratta – con gli occhi grandi, senza pieghe.

Un giorno non ci vedremo più stacchi i pezzi
niente dalla fronte.
Allora troveremo i tuoi colliri sparsi
lungo i canali di scolo verremo a cercarti
/ (Untitled)

Quello è lo pteumanico
pneumatico, dico la scia sull’asfalto

l’hai investita ieri e ora te la studi: portiamocela via
questa lepre morta la seppelliamo in giardino
raccoglieremo le ossa prima che le trovino i cani.

Mi sembra evidente che nessi consonantici
e frenate d’emergenza siano ancora un problema
ma a questo punto poco importa, il peggio è passato
«i più deboli sospendano l’esercitazione»
non stavolta mentre sistemi la carcassa
nel baule fai segno di salire, che dobbiamo andare
Translated by Stefano Bottero
That’s the rite
tire I say, the trail on the road

you ran her over yesterday and now you are studying
this dead hare we bury in the garden
gathering the bones, before the dogs find them.

It seems to me that consonants
and emergency braking are still a problem
but at this point it doesn’t matter, the worst
is behind us: «the weak should stop the drill»
but not this time – you are settling the carcass
in the trunk, you wave at us
we have to go
/ (Untitled)

«Do you think I should hang myself?» at the Dosenbach
trying on shoes in Hungarian, of course –
that’s the third antibiotic this week
you start struggling on the moving stairs, your eyes
as of dogs tide up to the highway
guardrail: «I don’t know what to tell you, I’m sorry».

I understand. The disruption of an indoor life
are minimal – or something like that.
But you are going too far, you barely leave unless

you bend to expose your back,
naked, pulling nerves from the spine
one by one, as with the rosary
reproaching me: «disease
is not just disorder»
Translated by Stefano Bottero
«Credi dovrei appendermi?» alla Dosenbach
provando le scarpe in ungherese, ovvio
al terzo antibiotico della settimana
fatichi sulle scale mobili, il tuo sguardo
come di cani in tangenziale legati
al guardrail: «non so cosa dirti, mi dispiace».

Capisco, i trasalimenti di una vita al chiuso
sono minimi o qualcosa del genere
ma così esageri non esci più di casa se non

curvandoti per esporre la schiena
nuda sfili i nervi dalla colonna vertebrale
uno ad uno come scorrendo il rosario
con cura intanto mi rimproveri: ricorda
«malattia non è solo il disordine»
/ (Untitled)

Doctors advise against strong emotions:
fighting is bad for a cardiopathic
to drink and eat it’s fine but carefully.
Spending hours under monsters crawling
on the ceiling – it’s okay to keep radio and tv on
for company, even gas, and let them go.
It is not hard to last like objects do, a nehéz valami más
Translated by Stefano Bottero
Il medico sconsiglia forti emozioni:
litigare è dannoso per un cardiopatico di norma
bere o mangiare sì ma con cautela.
Stare le ore a guardare mostri calarsi dal soffitto
invece va bene tenere radio e tv accese
per compagnia anche il gas e lasciarli andare.
Durare come cosa è facile, a nehéz valami más
/ (Untitled)

Compare the age of others with your own
by scrolling the obituaries – does not scare.
It is not the fact itself, but the process
and to reassure us you laugh, but fail
in the valley of shadow we will fear no evil.

Then you cough, ugat bennem a halál kutyája
(the dog of death has barked inside you)
you translate for me or to convince yourself
we can talk about it.

But ways of saying are useless, our knees
tremble anyway.
Still fifty, twenty-seven, two years tops
Translated by Stefano Bottero
Confrontare l’età degli altri con la propria
scorrendo i necrologi – non spaventa
il fatto in sé quanto invece il processo
in quella valle non avremo da temere
per rassicurarci ti metti a ridere ma a stento

ancora tossendo ugat bennem a halál kutyája
– abbaia dentro di te, il cane della morte –
traduci per capirsi meglio o convincertene
che in fondo se ne può anche parlare

con i modi di dire però non ci facciamo nulla
ci tremano lo stesso le ginocchia:
ancora cinquanta, ventisette, quattro anni
/ (Untitled)

When you tell a passerby to go straight
with your arthritic fingers he goes left
at least – this way he mocks, mortifies.
As of trees, you tried to stop the knots
tighten the gauze, to feed
them with scissors but they grow back,

emerge or lean out of the body as
spontaneous prostheses. With the same ferocity
you spilled bottles of Bromethalin
on the moles den, installed ultrasonic bollards
then the exhaust gas of the Renault:
see how the tomatoes grow excited, big
holding it erect into the ground.

But in the end you gave up:
the whole garden is cratered but you move,
you no longer see it. The fingers, you do, attached to the body.
The doctors appear to be sure:
«Amputating would not resolve»
Translated by Stefano Bottero
Quando indichi a un passante di andare dritto
con le tue dita artritiche quello va a sinistra
o così facendo almeno ti prende in giro, ti mortifica.
I nodi come di alberi hai provato a frenarli
fasciandoli stretti con le garze
a potarli con le forbici ma ricrescono

sporgono o affiorano dal corpo
protesi spontanee. Sulle tane
delle talpe con lo stesso accanimento
hai versato flaconi di Bromethalin
installato dissuasori a ultrasuoni
poi il tubo di scappamento della Renault:
vedi i pomodori come crescono grandi, eccitati
tenendolo bene conficcato nel terreno.

Alla fine hai lasciato stare:
il giardino è tutto crateri ma traslochi
non lo vedi più. Le dita sì, attaccate al corpo
il medico ne sembra certo:
«amputarle non è una soluzione»
/ (Untitled)

When I cut your nails I squat for hours. Alone
you can no longer bend or reach your toe
without losing your breath.

You say quella non basta, meaning the blade:
we need scissors, something that cuts or breaks.
I change the tool, pushing with one hand
and fighting with the other, holding you still.
It is nice this time together – shreds of keratin
fall off.

Later cleaning it’s not necessary: the dogs
will eat them from the ground in line
Translated by Stefano Bottero
Accovacciata per ore a tagliarti le unghie: da solo
non sai più piegare a metà il tuo corpo
raggiungere l’alluce senza perdere fiato.

Dici quella non basta, intendi la lama
servono forbici, e in effetti non taglia né spacca.
Cambio strumenti, con una mano faccio forza
sull’altra che stringe, lotta tenendoti fermo.
Passare del tempo insieme è bello
mentre pezzi di cheratina volano sul pavimento.

Più tardi, pulire non sarà necessario – schieràti
i cani li mangeranno da terra
/ (Untitled)

It was inevitable for you to hit that deer
as we were separating rocks from dirt.
That hole in the middle is carved by water –
you heard it on the Swiss TV

and yet, you see, close to the border
(towards the light poles)
they call them specchi guasti. But not now.

Along the highway you stopped talking,
in the ER you repeat – szépen
lassan
Translated by Stefano Bottero
Prendere in pieno quel cervo in tangenziale
era inevitabile mentre distinguevi dai sassi
sedimenti altre scorie:
quel buco al centro viene scavato dall’acqua
l’hai sentito in tv, su quella svizzera

pure qui vedi in questa regione di confine
(contro i piloni della luce)
li chiamano specchi guasti. Ma questo dopo,

prima, lungo il tragitto hai smesso di parlare
al pronto soccorso ripetevi solo szépen
lassan
/ (Untitled)

The house is flooded we can barely move
after a week, debris along the corridor
the wrinkled skeleton of some kind of animal
drowned in the crossing.
It is hard now to stay in our rooms
without rusting.
Translated by Stefano Bottero
La casa è allagata: si cammina appena.
Passata una settimana i detriti
lungo il corridoio lo scheletro contorto
di non so che animale annegato nella traversata.
Diventa sempre più difficile restare nelle stanze
senza coprirci di ruggine
/ (Untitled)

Every night together, our hands
in plastic waste recycling

«Are there still bodies?» searching
in the soft belly of the garbage
you ask to whom those limbs belong:
the dead ones, that keep growing twisted.
They should be put together, you say, kept
together – the feet in burial chambers
tied with nylon cords
Translated by Stefano Bottero
Ogni sera con le mani nella plastica
fare insieme la differenziata.

«Ci sono ancora corpi?» rovistando
nel ventre molle dei rifiuti
chiedi a chi appartengano quegli arti
continuano morti a crescere male.
Andrebbero ricomposti, dici tenuti insieme
i piedi nelle camere ardenti
legati con il nylon
/ (Untitled)

«Better this than the xanax» you pour yourself wine
being just awake between the teeth dark halos
or blame yourself until – you shrug up
there is nothing else left, è un disastro if there are
moths on the doors, nesting in the cardboards

between the plastic fibers you see – if not everything dies
it lasts a short time anyway
Translated by Stefano Bottero
«Meglio questo che lo xanax» ti versi il bianco
appena sveglia tra i denti gli aloni scuri
o darti torto finché – fai spallucce
non resta altro è un disastro se ci sono
falene sulle porte hanno fatto il nido nei cartoni

tra le fibre in plastica vedi se non tutto muore
dura comunque poco
/ (Untitled)

Later fragile things become objects
otherwise they break.
The crevices reach the ceiling
the musk grows by the sides
where concrete, asbestos, piles, first warnings
of disintegration make room to a kind of air
unbreathable.

The wind has dried up all the walls,
sharpened the tree tops
Translated by Stefano Bottero
Le cose fragili più tardi diventano oggetti
altrimenti si spaccano in due.
Le crepe arrivano fino al soffitto
il muschio cresce ai lati
dove cemento amianto mucchi prime avvisaglie
di disgregazione danno spazio a un’aria
del tutto irrespirabile.

Il vento ha seccato le pareti
affilato le cime degli alberi
/ (Untitled)

They scrape the ceiling and they are not pigeons, but rats:
three of them for each of us in this city
at least: «long term illness ends with death»
even a life if cough doesn’t deform your face
the walls collapse for weight
Translated by Stefano Bottero
Raspano il soffitto e non sono piccioni, ma ratti:
in questa città ne contano tre per ognuno
almeno «lunga malattia finisce con la morte»
anche una vita se la tosse non deforma la faccia
le pareti cedono al peso
/ (Untitled)

«Anyone can turn the light on, it is turning off
where it’s not needed that makes a difference»
but I don’t see switches and we have to crawl,
let the walls support us, walk into the corners
undoing ourselves.

After the funeral, our mother started googling
corpses pictures. In conclusion
she accepted the end and faced the process
(perhaps on a personal level).

Meanwhile the stones smooth our hips
voices get distorted, in the cave
five fingers are required
to scroll the ribs or sink.
Translated by Stefano Bottero
«Ad accendere una luce sono capaci tutti:
è toglierla dove non serve che fa la differenza»
interruttori qui non se ne vedono
ci tocca avanzare a tentoni, cedere il peso alle pareti
sbattere contro tutti gli spigoli disfarci per strada.

A lungo nostra madre dopo i funerali
ha cercato su google foto di cadaveri:
scesa a patti con la fine, si è fatta un’idea del processo
forse anche di un destino personale.

Intanto le pietre ci levigano i fianchi
la voce è distorta nella grotta
si usano cinque dita
per scorrerne le vertebre o lasciarsi cadere
/ (Untitled)

Stick a knife in the throat, the blue one, for the vegetables.
The bread knife, serrated, would work as well -
intrusive thoughts you say are normal in dead time
for everyone. Blunt objects at hand
from the third floor, to look and think about it

soon after: checking three times windows, gas, doors
get downstairs and start again. There are no doubts:
being left alone is the most serious threat
as if nothing has happened, as if
Translated by Stefano Bottero
Cacciarsi un coltello in gola, quello blu della verdura
anche del pane va bene, seghettato:
pensieri intrusivi ripeto sono normali nei tempi morti
li hanno tutti. Oggetti contundenti a portata di mano
dal terzo piano guardare e pensarci.

Subito dopo: controllare tre volte gas porta finestre
rifare le scale e cominciare da capo. Non c’è dubbio
è tra le minacce più serie restare da soli
come se niente fosse, come se
/ (Untitled)

Most már le kéne feküdni

You are afraid they will eat our hair
that’s why you cover the mirrors
lock the door
while tie each one by the limbs.

They say look if you pull
the leg is breaking, not the rope
Translated by Stefano Bottero
Most már le kéne feküdni

Hanno paura che ci mangino i capelli:
per questo coprono gli specchi
chiudono a chiave
mentre legano ciascuna per gli arti.

In segreto dici guarda che se tiri
a spezzarsi è la gamba non la corda
/ (Untitled)

Now we take the electrodes off the back,
from the chest that itches as time passes
we finally wash: soft in the bath tub
one is slower, with hands on the other
swollen by the water
licking off the glue to dissolve the lumps.

In the morning, clinging to the Holter
while we untangle the wires quietly.
The red stains left by the stickers
stay on the skin for months
Translated by Stefano Bottero
Ora stacchiamo gli elettrodi dalla schiena
dal torace che prude col passare dei giorni
finalmente ci laviamo: molli dentro le vasche
l’una più lenta con le mani sull’altra
gonfie per l’acqua
a sciogliere i grumi leccando via la colla.

La mattina, aggrappate all’holter
poi con più calma ne districhiamo i cavi
sulla pelle restano chiazze rosse da adesivi
non vanno via per mesi
/ (Untitled)

Evey time you go back to check
the gas – up to the stairs again
you open the frontdoor
to be able to come back, to understand

you cannot stand the diseases of others.
Feeling the contagion in the supermarket
at the Coop’s fish counter
you wash your hands for thirteen seconds

or close the water, make a mess of them
again
Translated by Stefano Bottero
Le volte che torni a controllare il gas
rifacendo le scale ogni volta
riaprendo la porta da capo
per poterci tornare, per capire

non sopporti le malattie degli altri
avverti il contagio al supermercato
davanti al banco pesce della Coop
lavarsi le mani per tredici secondi

o chiudere l’acqua e conciarle di nuovo
/ (Untitled)

From the drains the water flows on the sidewalks
in Paris, behind the Gare du Nord we cross the road
making bridges of our bodies.
Since we arrived, you can see from just one eye.
We spend the mornings in the laundry
at worst digging, or in your empty orbit
Translated by Stefano Bottero
A Parigi l’acqua scorre dai tombini lungo i marciapiedi
dietro Gare du Nord attraversiamo le strade
facendo ponte con i nostri corpi.
Da quando siamo arrivate non ci vedi da un occhio.
Passiamo le mattine in lavanderia
alla peggio davvero a scavare o nella tua orbita vuota
/ (Untitled)

Still intact - between the toes posing for photo

first climbing carefully
and then with more haste, on the shoulder blades
along the vertebrae
some dare to touch his soiled cavities
to penetrate the tunnels of his unstretched tissues.
He was brought by water – so thick
you don’t find fish inside, nor other animals.

They say he is a saint – his bones
like those of mammoths
will be kept in monasteries
Translated by Stefano Bottero
Ancora intero tra gli alluci posano per le foto.

Arrampicando con cautela prima
con più fretta poi sulle scapole
lungo le vertebre
c’è chi si azzarda a toccarne le orbite sporche
a penetrare gallerie di tessuti non tesi.
Lo ha portato un’acqua così densa
da non trovarvi pesci né altri animali.

Dicono sia un santo: perciò le sue ossa
come quelle dei mammut
verranno conservate nei monasteri
/ (Untitled)

To one, kneeling at the feet of the Father
on the cross the light falls on both shoulders
marking his face he smiles: not here
death is elsewhere.

Avoiding vertigo, I think it’s something
since First Communion
like being able to kill ourselves more easily,
or coming home in one piece.

Then she left, the other one wrecked on the pavement
after the jump – now they hold her back.
«Elsewhere» of course, and the dead? They are here
tangible, under the eyes of the living
Real Bodies Experience on the other side of the road
Translated by Stefano Bottero
A una, in ginocchio ai piedi del Padre
in croce la luce cade su entrambe le spalle
segnandosi la fronte sorride: non è qui
la morte è altrove.

Sfuggire alla vertigine penso è già qualcosa
da una prima comunione
come potendosi più facilmente ammazzare
tornare a casa ancora interi.

Uscendo, l’altra scassata sul selciato
si è buttata, ora le tengono ferma la schiena.

«Altrove» certo, e i morti? Loro sono qui
sotto lo sguardo dei vivi, tangibili
Real Bodies Experience a lato della strada
/ (Untitled)

Things along the river: in dozens
dead trees, ghosts
mostly cut down, bodies stacked

− it is clearly marked:
in case of flood, we must walk fast
take the path for a break
less tight than this one –
when you turn the corner it’s easy
to feel chased, start running

From here you reach the ground eventually
the path catches breath
Translated by Stefano Bottero
Cose lungo il fiume: a decine
alberi morti, fantasmi
mozzati soprattutto, corpi impilati

– c’è scritto chiaramente
in caso di piena va affrettato il passo
imboccato un varco
meno stretto di questo –
svoltando l’angolo è facile
sentirsi braccati mettersi a correre

Di qui è verso la terra che si torna
il sentiero infine rifiata
/ (Untitled)

Start bleeding again: for days
we dig to hide them
sleeping over tables. The rats scream
in containers along cramps
canted in herringbone.

The eyes bloat big
beyond the Tisza they still tear them apart
Translated by Stefano Bottero
Tornano a sanguinare: da giorni
scaviamo per nasconderli
dormire sopra i tavoli. I ratti gridano
nei container lungo i crampi
sopraelevate a lisca di pesce.

Gli occhi si gonfiano grossi
oltre il Tisza ancora li fanno a pezzi
/ (Untitled)

You did not stop to push your teeth
in your flesh, too thin
you feel thenothing – if your mouth bleeds

you put something in and it’s not empty
anymore, but tense
Translated by Stefano Bottero
Non hai smesso di accanirti con i denti
nella carne troppo magra
senti la niente – se ti sanguina la bocca

ci metti qualcosa e non è più vuota
ma tesa
/ (Untitled)

With dogs it’s better in the summer: the ground is hard
in winter it doesn’t open. The time
of the others will come soon, there will be enough space
in the backyard – they will all fit in drága
even us
Translated by Stefano Bottero
Per i cani meglio l’estate: la terra è dura
d’inverno non si apre.
A breve toccherà agli altri ma resterà spazio
nel retro ci staranno tutti drága
anche noi
/ (Untitled)

How we end up getting killed here.
Leaning to the ground
we uncover the bruises on our mouth, inside
on the hairpin you accelerate
they walk backwards instead

Back to the surface horses become blind –
swallow bags of plastic
Translated by Stefano Bottero
Qui come finisce che ci ammazzano.
Muovendo verso il basso
scopriamo i lividi sulla bocca, dentro
nelle curve tu acceleri
loro camminano all’indietro invece

Tornati in superficie, i cavalli diventano ciechi
ingoiano sacchetti
/ (Untitled)

Better not to sleep than to wake

you have to take them by their sides
with anxiety using fingers
ticks must be twisted in the centre
of the palms, their abdomen burned
Translated by Stefano Bottero
Meglio non dormire che svegliarsi

si prendono dai lati
con l’ansia usando le dita
le zecche vanno ruotate nel cavo
dei palmi bruciate le pance
/ (Untitled)

The geese kill their neighbours
empty the necks and keep the wrap:
it must be filled with liver and boiled eggs
(according to mindmegette)
then sliced like a salami
round, nice and thick.
Speaking of fillings: your mother
she’s so stuffed with drugs, not even the worms

To cope with overcrowding in cemeteries, Norway proposes the injection of chemicals into corpses, to speed up decomposition processes. Now the pits are dug deeper to bring down the old occupants and put on top the new.

forget the doctor, lie in the sun
Noemi that is how you heal
Translated by Stefano Bottero
Le oche ammazzano i vicini
svuotano il collo tenendo l’involucro:
va riempito con fegato e uova sode
(come su mindmegette)
poi si fa a fette come un salame
rotonde, belle spesse.
Tornando ai ripieni: tua madre
così imbottita di farmaci neanche i vermi

Per far fronte al sovraffollamento dei cimiteri, la Norvegia propone l’iniziezione di prodotti chimici ai cadaveri perché accelerino i processi di decomposizione. Ora le fosse vengono scavate più profonde, per far scendere i vecchi occupanti di un livello e mettere sopra i nuovi arrivati.

dimentica il medico, stenditi al sole
Noemi è così che si guarisce

Stefano Bottero

Translated by Stefano Bottero

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)

/ (Untitled)