Federica Bologna

Translated by Federica Bologna

1. / (Untitled)

   

   

   ENGITA

   Da me si liberavano fantasmi,

   gli stessi che guardavate da bambini

   attraverso la porta semichiusa

   fatti di giacche appese e di cappelli

   con quale fatica chiudevate gli occhi

   dicendo – è solo la penombra

   che dà forme vive e dà il respiro –

   solo una giacca quella e io solo una donna.

   C’è ben altro nei giochi della mente

   nel terrore che provate a luci spente

   l’indizio che la terra

   appartiene a chi l’ha abbandonata

   Translated by Federica Bologna

   Ghosts broke free from me, 

   the same that you would watch as kids

   through half-closed doors,

   made of jackets and hats.

   With what effort would you close your eyes

   and tell yourselves -  it’s the shadows

   that breathe life into shapes -

   that’s a jacket and I'm just a woman.

   There’s more to the tricks of the mind;

   the terror you feel when the lights are off

   is the hint that this land

   belongs to those who have left it.

2. / (Untitled)

   

   

   ENGITA

   Da me si liberavano fantasmi,

   gli stessi che guardavate da bambini

   attraverso la porta semichiusa

   fatti di giacche appese e di cappelli

   con quale fatica chiudevate gli occhi

   dicendo – è solo la penombra

   che dà forme vive e dà il respiro –

   solo una giacca quella e io solo una donna.

   C’è ben altro nei giochi della mente

   nel terrore che provate a luci spente

   l’indizio che la terra

   appartiene a chi l’ha abbandonata

   Translated by Federica Bologna

   Ghosts broke free from me, 

   the same that you would watch as kids

   through half-closed doors,

   made of jackets and hats.

   With what effort would you close your eyes

   and tell yourselves -  it’s the shadows

   that breathe life into shapes -

   that’s a jacket and I'm just a woman.

   There’s more to the tricks of the mind;

   the terror you feel when the lights are off

   is the hint that this land

   belongs to those who have left it.

3. / (Untitled)

   

   

   ENGITA

   Come quando scoprite

   le macchie del marmo

   o del legno le sue venature

   e date una qualche somiglianza,

   che sia d’animale o una faccia di vecchia

   provate l’orrore di essere visti.

   Con lo stesso dubbio mancava la mia voce

   che sia proprio quella macchia,

   il silenzio delle cose senza vita

   ad avervi per primi nominati.

   Translated by Federica Bologna

   Just like when you discover

   the veins in marble

   or the grain of wood,

   and see some sort of resemblance,

   whether to animal or old lady’s face

   you feel the horror of being seen.

   With equal worry my voice was missing

   is it really that line,

   the silence of the unliving things

   that first named you.

4. / (Untitled)

   

   

   ENGITA

   We were almost women

   in the little that was missing

   lizards, birds, gorgons,

   storms,

   bears and snakes.

   The closest thing

   to being perfect.

   To be so drastically close

   was to feel more deeply the goodness

   and so the pain too,

   some are allowed to stumble in the chest

   to err

   but it’s those of a totally different species

   much farther from the incommensurable silence

                                                                           of the oceans.

   Translated by Federica Bologna

   Eravamo quasi donne

   nel poco che mancava

   lucertole, uccelli, meduse,

   tempeste,

   orsi e serpenti.

   La cosa più vicina

   all’essere perfette.

   Era quel drastico esserne vicine

   a farci sentire più forte il bene

   e così il dolore,

   a qualcuno è permesso l’inciampo del petto

   l’errore

   ma a quelli di tutta altra specie

   più lontani dal silenzio smisurato dei fondali.

5. / (Untitled)

   

   

   ENGITA

   There is pain in being accepted too

   in the gaze passing through as if it could

   truly love you one day.

   You know why you aren’t chosen,

   you knew from the start

   as soon as you met

   he said that thing the way he does

   with the head bowing down

   instead when you are loved there is no sign

   his heart is so vast

   that you are afraid to look

   and you know you won’t look.

   Translated by Federica Bologna

   C’è un dolore anche nell’essere accettati

   nello sguardo che attraversa come se davvero

   potesse un giorno amarti.

   Perché non vieni scelta la sai già,

   lo sapevi anche da prima

   appena l’hai incontrato

   e ti ha detto quella cosa in quel suo modo

   con la testa che si abbassa

   quando invece vieni amata non c’è un segno

   il suo cuore è tanto vasto

   che hai paura di guardare

   che lo sai, non guarderai

6. / (Untitled)

   

   

   ENGITA

   The inscrutable gaze

   that animals have

   I must have it too

   when you ask for a smile

   and I return to my known land.

   My beasts and I,

   we move together,

   we cross you just like rivers

   yours is the tide that sweeps away

   but what is the exact beginning, the spring

   bursting in the rocks,

   the glacier that chants endurance?

   To climb all that drags down

   is the most unrelenting movement of love.

   Translated by Federica Bologna

   Lo sguardo impenetrabile

   che hanno gli animali

   devo averlo anch’io

   quando mi chiedete un sorriso

   e ritorno nella terra conosciuta.

   Io e le mie bestie

   ci muoviamo insieme,

   vi attraversiamo come fiumi

   è la vostra corrente che travolge

   ma qual è l’inizio esatto, la sorgente

   spaccata fra le rocce,

   il ghiacciaio che canta alla durata?

   Risalire tutto quello che trascina

   è il moto più accanito dell’amore.

7. / (Untitled)

   

   

   ENGITA

   It’s dangerous to shed light

   on the nature of beasts,

   it’s the first thing one learns,

   even before language,

   to discern what is true

   from the unlimited record of monsters,

   those that I now count on both hands.

   It was you, not I,

   the more frightening.

   Translated by Federica Bologna

   È pericoloso fare luce

   su una natura di bestia,

   è la prima cosa che si impara,

   prima ancora del linguaggio

   si distingue ciò che è vero

   dalla conta inesauribile dei mostri,

   di quelli che ora conto su due mani.

   Eravate voi, non io

   a fare più paura.